Lontana dalla scuola e dagli studenti, impelagati nell'organizzazione della didattica a distanza, che è l'unica soluzione, per ora, ma non può sostituire la presenza, occhi, visi e tutto quello che c'è "dentro".
Siamo costretti a stare a casa e, benché responsabilmente, scoccia questo stop forzato, anche perché se ne vedono tutti i limiti e le contraddizioni e si temono le conseguenze a breve e lungo termine.
Non è partito bene per nessuno questo stare a casa, se proprio vogliamo essere sinceri.
Ogni anno, dopo la sua morte, lo si ricorda con diverse iniziative e manifestazioni, come: l’anniversario della nascita in cielo, l’anniversario della croce, il mini-mondiale; realizzate per dare eco al messaggio di speranza, che lui divulgava in modo eccezionale durante la sua vita, con: libri, poesie, lettere, incontri e testimonianze.